Questa è una fatica
Data Centers of the future are here
Nei due giorni in cui ho fatto l’attore per "Il Posto", il film per i 50 anni di DEGW, ho provato cosa vuol dire non essere capaci, dover dipendere da istruzioni e suggerimenti senza capirne il senso, essere ripresi, provare, riprovare ed essere corretti di nuovo, ripetere la stessa frase 10 volte con il regista che dice, per la decima volta di fila, ancora, ancora, ancora. Ho fatto la fatica di imparare a memoria la mia breve parte, ho fatto l’esperienza di dimenticarne un pezzo, di entrare in scena con i tempi sbagliati. Ho visto il disagio negli occhi di chi, oltre a me, era chiamato a rifare la scena, ho percepito la mia pazienza e la mia comprensione quando era qualcun altro a sbagliare. Ho ricevuto supporto e diffuso sorrisi: alla fine eravamo tutti stanchi, ma molto contenti dell’esperienza. Molto intensa, faticosa, ma ricca di sapori nuovi, di un altro sguardo su chi siamo.
Racconto questa piccola e recente esperienza perché sento nella nostra comunità una tensione generazionale legata al concetto dell’esperienza, del tempo, della fatica necessaria.
Non è un tema nuovo, se ne parla da tempo ed è intriso di elementi di giudizio che non aiutano.
Per me è importante capire che questo tema può unire, non dividere, perché tutti abbiamo chiari gli elementi fondamentali.
“No pain, no gain.”
“Se devi scegliere un sentiero per crescere, guarda che sia in salita.”
“Se non ti alleni non vinci; ma dirò di più: non meriti di vincere.”
Queste tre frasi riassumono un concetto molto semplice: il nostro corpo (cervello incluso) si sviluppa grazie alla fatica. Sappiamo che se vogliamo crescere, se vogliamo arricchire e migliorare le nostre capacità, dobbiamo sforzarci, conoscere e spingere più in là i nostri limiti, provare esperienze nuove, metterci alla prova, sbagliare, capire, farci aiutare, riprovare, fare un po’ meglio ogni volta.
È un processo che richiede tempo, il tempo che ci dobbiamo dare.
È un processo che richiede pazienza, la pazienza che dobbiamo trovare.
È un processo che richiede comprensione, la comprensione che molte volte non abbiamo, nemmeno nei confronti di noi stessi.
Anche questa è una fatica che dobbiamo fare, a tutti i livelli: anche la pazienza, la comprensione, la sospensione del giudizio sono talenti che dobbiamo allenare.
La nostra è una comunità che si sforza di migliorare, ogni giorno.
Spesso i risultati arrivano, alcune volte non arrivano, ma se sappiamo di aver fatto il massimo, sappiamo anche che la prossima volta saremo più preparati.
DI OGNUNO
Dal progetto DI OGNUNO (scopri di più sulla Reception di Ognuno), nato da un’iniziativa di HospitalityRiva in collaborazione con Lombardini22 con Village for all - V4A® Ospitalità Accessibile, nasce un documento digitale che accompagna in un viaggio nel mondo dell’ospitalità accessibile e della progettazione universale nel settore dell’accoglienza, alla ricerca di risposte e soluzioni per la creazione di spazi e servizi che rispondano alle esigenze DI OGNUNO.
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