Data center: un futuro sostenibile?
Data Centers of the future are here

I data center sono il cuore tecnologico dell'era digitale, fondamentali per lo sviluppo economico e l'innovazione del Paese. Rappresentano un'infrastruttura strategica che sostiene servizi essenziali quotidiani, come la telemedicina e l'accesso alla cartella sanitaria digitale, garantendo efficienza e continuità operativa.
Come afferma Alberto Caccia, Direttore L22 DC Lombardini22:
“I data center, se progettati e gestiti in modo intelligente, possono diventare attivatori di rigenerazione urbana e motori di sviluppo sostenibile. Questo passo è possibile attraverso una scelta consapevole di materiali e soluzioni tecnologiche a basso impatto ambientale, abbinate allo sviluppo di strategie e impianti ad alta efficienza”.
Questo approccio permette di ottenere ottimi risultati rispetto agli standard certificativi. La sostenibilità dei data center non si limita all’efficienza energetica, ma deve sfruttare tutte le opportunità come le nuove Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione. Per raggiungere questo obiettivo, è fondamentale dialogare con le istituzioni, coinvolgere i clienti e guidarli verso scelte consapevoli.
Aggiunge Federica Quartieri, Technical Director, Mission Critical di Lombardini22:
“Seguiamo i nostri clienti in tutte le fasi del ciclo vita di un data center: dalla selezione del sito, alle attività di permessistica e temi ambientali, fino alla costruzione del data center, con un approccio multidisciplinare che ci permette di ottimizzare risorse e processi. Questo controllo interno non solo garantisce efficienza e qualità, ma ci consente di integrare soluzioni realmente sostenibili. Il settore dei data center è spesso vittima di pregiudizi e falsi miti: noi vogliamo fare chiarezza, dimostrando che innovazione e sostenibilità sono un binomio possibile.”
I data center consumano troppa energia?
Uno dei luoghi comuni più diffusi è che i data center siano strutture altamente energivore e poco sostenibili. In realtà è il dato che è energivoro, in altre parole è l’uso della tecnologia che consuma energia.
Le nuove generazioni di data center, infatti, adottano tecnologie all’avanguardia per ridurre il consumo energetico e minimizzare l’impatto ambientale. Sistemi di raffreddamento innovativi ed energia rinnovabile sono solo alcune delle soluzioni implementate per un approccio più green.
Un altro aspetto fondamentale è che il percorso verso soluzioni energeticamente più efficienti deve coinvolgere non solo gli edifici, ma anche i processori, attraverso l'adozione di tecnologie all’avanguardia per la riduzione dei consumi. È fondamentale un costante investimento in ricerca e sviluppo per garantire l'aggiornamento continuo e il rispetto dei principi di sostenibilità.
Analisi recenti indicano che l’impatto dei data center sul consumo globale di elettricità è relativamente contenuto. Secondo l'Agenzia Internazionale dell'Energia (IEA), nel 2020 i data center hanno consumato tra 220 e 320 terawattora (TWh), rappresentando circa l'1% del consumo elettrico mondiale. In Italia, il settore dei data center è in rapida crescita, ospitando il 13% delle strutture europee e registrando un tasso di sviluppo annuale superiore all'8%, maggiore di quello di paesi come Germania e Olanda. Nonostante questa espansione, l'impatto sul consumo energetico nazionale rimane limitato: i data center italiani assorbono attualmente circa 430 megawatt (MW), pari al 3% del consumo elettrico nazionale.
I data center impattano negativamente sul territorio?
I data center, tradizionalmente considerati strutture ingombranti e ad alto consumo di risorse, stanno evolvendo verso un modello più sostenibile e integrato nel contesto urbano.
La loro progettazione punta alla rigenerazione urbana, trasformando aree industriali dismesse in hub tecnologici all’avanguardia.
Questo approccio non solo ottimizza l’uso del suolo, riducendo l’impatto dell’espansione edilizia, ma contribuisce anche alla riqualificazione di zone degradate, creando nuove opportunità economiche e lavorative, e trasformando i posti che li ospitano in leve attrazione strategica per talenti. Si tratta di uno dei pochi settori che si assume la responsabilità di interventi di bonifica, dimostrando una significativa forza sociale e ambientale nell'investire e trasformare aree in stato di degrado.
Un'indagine condotta da CyrusOne ha rivelato che il 93% degli intervistati in Europa ha un'opinione favorevole riguardo ai data center, rivelando un atteggiamento generalmente positivo (51%) o comunque neutrale (42%). L’accettazione cresce significativamente in particolare tra coloro che hanno un data center vicino a casa: il 71% di questi residenti riconosce che tali strutture creano opportunità di lavoro, mentre il 68% le considera un motore di crescita economica per il territorio. Questi dati suggeriscono che chi risiede vicino ai data center ha più consapevolezza e percepisce maggiormente i benefici economici rispetto a chi non ci vive vicino e non è adeguatamente informato.
I data center non servono ai cittadini?
Ogni attività digitale quotidiana è resa possibile grazie all’esistenza dei data center, che offrono un contributo fondamentale all’economia digitale e alla creazione di posti di lavoro. Settori come il commercio elettronico, l’intelligenza artificiale e il cloud computing dipendono fortemente da queste infrastrutture. Senza data center efficienti, non sarebbe possibile garantire la velocità e la sicurezza dei servizi digitali che quotidianamente vengono utilizzati, dai pagamenti elettronici alla messaggistica istantanea, dallo streaming video all’archiviazione e interconnessione di informazioni da parte di aziende, Pubblica Amministrazione, ospedali o enti bancari.
Se un data center dovesse smettere di funzionare, alcuni dei servizi e delle attività utilizzate di continuo - come l’invio di email, il prelievo tramite bancomat, l’utilizzo dei social network e l’attività di Smart Working - non potrebbero più essere più svolte.
Esempi virtuosi di sostenibilità e rispetto del territorio
TIM Enterprise
Il nuovo data center di TIM Enterprise progettato da Lombardini22 risponde in modo eccellente alle esigenze di sostenibilità ed efficienza. Collocato nell’hinterland milanese, rappresenta una delle quattro strutture scelte dal Polo Strategico Nazionale per archiviare e conservare in maniera efficiente e sostenibile i dati critici della Pubblica Amministrazione.
Il progetto ha avuto inizio con una grande operazione di retrofitting: un centro produzione tessile dismesso è stato trasformato in un moderno data center, rigenerando così l’area nella continuità della funzione produttiva e contribuendo al recupero del patrimonio edilizio esistente.
Un vero e proprio progetto mission critical che, nei primi spazi entrati in servizio, ha confermato il raggiungimento degli obiettivi di progetto e che si è già aggiudicato i massimi riconoscimenti in ambito di efficienza energetica e ambientale, come le certificazioni LEED Gold, ANSI TIA 942 rated 4 e la TIER IV.
Tra le iniziative promosse, spicca il programma Green Building Education, sviluppato in collaborazione con i clienti per sensibilizzare utenti e tenant sui temi della sostenibilità e dell’efficienza energetica. Inoltre, particolare attenzione è stata riservata alla scelta dei materiali, privilegiando quelli con un alto contenuto di riciclato e basse emissioni di sostanze inquinanti, con l’obiettivo di garantire un minore impatto ambientale lungo l’intero ciclo di vita delle infrastrutture.
Un ulteriore aspetto innovativo riguarda la gestione del calore generato dai computer. Sono in fase di sviluppo progetti mirati al riutilizzo del calore prodotto dai data center, trasformandolo in una risorsa per alimentare reti di riscaldamento urbano. Questa strategia, nota come Waste Heat Reuse, rappresenta un'opportunità concreta per migliorare l'efficienza energetica e ridurre lo spreco di risorse, contribuendo alla transizione verso un modello più sostenibile.
TIM Enterprise è un caso virtuoso in termini di sostenibilità ambientale che rispetto a un sito base, ha un risparmio idrico indoor del 47,38%, un risparmio energetico del 52%, una percentuale di rifiuti di cantiere recuperati dell’83% e di energia rinnovabile acquistata di 72 GWh all’anno.
Edge Data Center - Rai Way S.p.A.
Lombardini22 ha avuto l’opportunità di contribuire al progetto Edge Data Center, Rai Way S.p.A di Torino, attraverso la progettazione integrata, la direzione lavori e la gestione della sicurezza, affrontando le complessità logistiche e garantendo la piena armonizzazione con il territorio. Il nuovo data center, sorto proprio dove partirono i primi segnali della televisione italiana, è stato progettato per rispondere agli attuali standard tecnologici e ambientali. La sua realizzazione ha richiesto un attento lavoro di trasformazione, mantenendo il rispetto per un contesto territoriale unico e di alta sensibilità.
La conservazione del paesaggio, infatti, è stato il driver di partenza che ha permesso a Lombardini22 di riqualificare un edificio già esistente, senza sfruttare ulteriormente suolo, ma ampliando una parte della copertura. C’è stata, inoltre, grande cura nella gestione del rapporto del paesaggio attraverso un’attenta selezione dei colori e dei materiali. I colori hanno ripreso quelli originali dell’edificio esistente, mentre i materiali utilizzati sono stati perlopiù quelli locali, in particolare è stato esteso l’utilizzo della pietra di Luserna, che caratterizzava il basamento, alle superfici orizzontali esterne. Un altro intervento importante è quello dal punto di vista acustico: oltre all’utilizzo di barriere acustiche sono stati aggiunti dei baffle – deflettori - che hanno ulteriormente abbattuto la diffusione del rumore delle macchine refrigeranti. Un progetto che unisce passato e futuro, innovazione e sostenibilità, portando il dato più vicino a chi lo utilizza.

CYRUSONE
Lombardini22 ha, inoltre, supportato CyrusOne, leader globale nello sviluppo di data center, nel progetto MIL1 a Segrate (Milano), che offrirà inizialmente una capacità IT di 27 MW, con un forte focus su sostenibilità, innovazione tecnologica e supporto alla comunità locale.
Fin dalla fase iniziale di acquisizione, ha fornito servizi di Project Management e Power Advisoring, proseguendo poi con le attività di progettazione e gestione dell'approvvigionamento energetico, Site Monitoring e Health & Safety durante la fase di Pre-construction.
Oltre all’acquisizione del sito per il data center, CyrusOne ha acquisito anche un terreno di 658.628 metri quadrati, il Golfo Agricolo, che è stato donato al comune di Segrate per usi comunitari. CyrusOne ha inoltre annunciato l'installazione di pannelli fotovoltaici su alcuni edifici comunali e la realizzazione di importanti opere pubbliche per migliorare le infrastrutture locali. Il nuovo data center sarà costruito seguendo principi di sostenibilità, con una certificazione BREEAM “Very Good” e utilizzerà esclusivamente energia rinnovabile. Sarà progettato per recuperare e riutilizzare il calore di scarto, con possibilità di cederlo a terzi in caso di domanda.

Conclude Alberto Caccia,
“L'Italia ha la grande opportunità di diventare un modello di eccellenza, integrando lo sviluppo digitale con la sostenibilità ambientale e il benessere delle comunità. I data center rappresentano il fulcro della società moderna, supportando ogni aspetto della vita digitale e guidando le innovazioni che definiranno il futuro”.
DI OGNUNO
Dal progetto DI OGNUNO (scopri di più sulla Reception di Ognuno), nato da un’iniziativa di HospitalityRiva in collaborazione con Lombardini22 con Village for all - V4A® Ospitalità Accessibile, nasce un documento digitale che accompagna in un viaggio nel mondo dell’ospitalità accessibile e della progettazione universale nel settore dell’accoglienza, alla ricerca di risposte e soluzioni per la creazione di spazi e servizi che rispondano alle esigenze DI OGNUNO.
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