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La Birreria di Napoli

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La nuova vita dell'ex stabilimento Peroni
3/5/2019
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Il nuovo centro commerciale La Birreria ha ufficialmente inaugurato nel quartiere Miano di Napoli grazie a un progetto di recupero e ampliamento firmato L22 Retail: una sfida stimolante, parte di una più ampia opera di riqualificazione ambientale che ha coinvolto tutta l'area in cui sorge il centro.

Il centro commerciale La Birreria sorge all’interno di un immobile storico per il territorio, ex stabilimento della fabbrica Birra Peroni. Inaugurato nel 1953, fu uno dei birrifici più moderni dell’epoca rimasto in attività fino al 2005, quando fu chiuso per cambiamenti di strategia commerciale in uno scenario ormai globalizzato. Una presenza importante nella storia del territorio di Napoli il cui stile architettonico ha profondamente ispirato la realizzazione del nuovo complesso commerciale, che ne “celebra” l’estetica con due interventi paralleli e complementari: il recupero dell’edificio preesistente e la costruzione di una nuova porzione integrata.


Oltre 21.000 metri quadrati di Gla, servito da un parcheggio di 1.300 posti auto e impreziosito da un parco urbano di 7.000 mq.

Un luogo destinato a diventare un nuovo polo di aggregazione e riferimento per la città, un fulcro vitale dove socializzare, trascorrere il tempo libero e usufruire di nuovi servizi.


Le lampade richiamano la storia dell’ex sito produttivo

Il concept ha previsto di dare valore al nucleo storico della fabbrica.

Mantenendo quindi inalterate le facciate in mattoni e il segmento rivestito in pietra, nonché la posizione e la forma di tutte le bucature e i relativi serramenti di cui sono stati conservati i profili metallici esistenti. A questi sono stati applicati internamente nuovi tamponamenti in policarbonato, così da migliorarne le prestazioni custodendo allo stesso tempo la memoria del disegno originario delle finestre.

La parte di nuova costruzione, realizzata in calcestruzzo prefabbricato, vede sovrapporre all’involucro una doppia pelle in lamiera metallica stirata, formata da lastre rettangolari con finitura bronzata e tre diverse densità di tessitura, la cui composizione “simula” un rivestimento in mattoni fuori scala che si riconnette - concettualmente e graficamente - con la porzione di facciata preesistente.

La stessa lamiera metallica bronzata, ma con finitura liscia, riveste i due grandi portali d’ingresso posizionati rispettivamente sul corpo vecchio e su quello nuovo, identificando gli accessi al centro e unificandone le parti.

Dettaglio della lamiera metallica stirata in facciata
I fronti vetrina con i portali rivestiti in ceramica

L’estetica industriale è miscelata con dettagli che si ispirano a espressioni della tradizione locale, come l’artigianato del ferro, la cultura del cibo e il decor mediterraneo.

La struttura dell’edificio a vista, le componenti impiantistiche non mascherate e l’illuminazione prevalentemente tecnica integrata solo puntualmente da sospensioni decorative, caratterizzano e unificano spazi mantenuti allo stato “ruvido”, dove l’impatto acustico è attutito da porzioni di pannelli fonoassorbenti.

Fulcro del progetto è la Piazza del corpo preesistente, spazio sormontato dai caratteristici lucernari industriali a shed in cui originariamente avveniva l’imbottigliamento della birra.

Uno spazio potente quadrangolare in cui è stato inserito un “fungo” centrale vetrato di negozi, circondato da uno shop-front ininterrotto sui quattro lati del perimetro che lo contiene, uno dei quali adibito a foodcourt. Ne risulta una circolazione ad anello da cui partono due gallerie gemelle che conducono alla parte di nuovo ampliamento. La pavimentazione continua ricuce tutto il percorso e garantisce omogeneità, mentre il suo disegno integrato con inserti a granulometria variabile e contrasti cromatici identifica facilmente i flussi e invita a percorrere le vie del centro.


Le gallerie hanno un doppio sistema di fronti vetrina: uno “massivo” a portali rivestiti in ceramica lungo il perimetro dell’edificio e uno “leggero” e vetrato a tutta altezza nei negozi interni. Lungo i loro percorsi si sviluppano i temi decorativi legati all’originario mondo produttivo dello stabilimento.

Una sequenza concettuale che va dalla materia prima ai temi della lavorazione, degustazione, produzione e conservazione della birra.

Tali incursioni decorative sono soprattutto a livello dei soffitti, scanditi da lucernari per l’ingresso della luce solare, e delle loro “escrescenze”, grandi oggetti che rimandano figurativamente a silos ramati e svasati, a botti e a bicchieri nelle velette circolari e nelle lampade sospese.

Sfoglia tutta la gallery del progetto.

Photo Credit: Dario Tettamanzi



DI OGNUNO

Dal progetto DI OGNUNO (scopri di più sulla Reception di Ognuno), nato da un’iniziativa di HospitalityRiva in collaborazione con Lombardini22 con Village for all - V4A® Ospitalità Accessibile, nasce un documento digitale che accompagna in un viaggio nel mondo dell’ospitalità accessibile e della progettazione universale nel settore dell’accoglienza, alla ricerca di risposte e soluzioni per la creazione di spazi e servizi che rispondano alle esigenze DI OGNUNO.

Scopri l'Universal Design nell'ospitalità

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May 3, 2019
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May 3, 2019

La Birreria di Napoli

Il nuovo centro commerciale La Birreria ha ufficialmente inaugurato nel quartiere Miano di Napoli grazie a un progetto di recupero e ampliamento firmato L22 Retail: una sfida stimolante, parte di una più ampia opera di riqualificazione ambientale che ha coinvolto tutta l'area in cui sorge il centro.

Il centro commerciale La Birreria sorge all’interno di un immobile storico per il territorio, ex stabilimento della fabbrica Birra Peroni. Inaugurato nel 1953, fu uno dei birrifici più moderni dell’epoca rimasto in attività fino al 2005, quando fu chiuso per cambiamenti di strategia commerciale in uno scenario ormai globalizzato. Una presenza importante nella storia del territorio di Napoli il cui stile architettonico ha profondamente ispirato la realizzazione del nuovo complesso commerciale, che ne “celebra” l’estetica con due interventi paralleli e complementari: il recupero dell’edificio preesistente e la costruzione di una nuova porzione integrata.


Oltre 21.000 metri quadrati di Gla, servito da un parcheggio di 1.300 posti auto e impreziosito da un parco urbano di 7.000 mq.

Un luogo destinato a diventare un nuovo polo di aggregazione e riferimento per la città, un fulcro vitale dove socializzare, trascorrere il tempo libero e usufruire di nuovi servizi.


Le lampade richiamano la storia dell’ex sito produttivo

Il concept ha previsto di dare valore al nucleo storico della fabbrica.

Mantenendo quindi inalterate le facciate in mattoni e il segmento rivestito in pietra, nonché la posizione e la forma di tutte le bucature e i relativi serramenti di cui sono stati conservati i profili metallici esistenti. A questi sono stati applicati internamente nuovi tamponamenti in policarbonato, così da migliorarne le prestazioni custodendo allo stesso tempo la memoria del disegno originario delle finestre.

La parte di nuova costruzione, realizzata in calcestruzzo prefabbricato, vede sovrapporre all’involucro una doppia pelle in lamiera metallica stirata, formata da lastre rettangolari con finitura bronzata e tre diverse densità di tessitura, la cui composizione “simula” un rivestimento in mattoni fuori scala che si riconnette - concettualmente e graficamente - con la porzione di facciata preesistente.

La stessa lamiera metallica bronzata, ma con finitura liscia, riveste i due grandi portali d’ingresso posizionati rispettivamente sul corpo vecchio e su quello nuovo, identificando gli accessi al centro e unificandone le parti.

Dettaglio della lamiera metallica stirata in facciata
I fronti vetrina con i portali rivestiti in ceramica

L’estetica industriale è miscelata con dettagli che si ispirano a espressioni della tradizione locale, come l’artigianato del ferro, la cultura del cibo e il decor mediterraneo.

La struttura dell’edificio a vista, le componenti impiantistiche non mascherate e l’illuminazione prevalentemente tecnica integrata solo puntualmente da sospensioni decorative, caratterizzano e unificano spazi mantenuti allo stato “ruvido”, dove l’impatto acustico è attutito da porzioni di pannelli fonoassorbenti.

Fulcro del progetto è la Piazza del corpo preesistente, spazio sormontato dai caratteristici lucernari industriali a shed in cui originariamente avveniva l’imbottigliamento della birra.

Uno spazio potente quadrangolare in cui è stato inserito un “fungo” centrale vetrato di negozi, circondato da uno shop-front ininterrotto sui quattro lati del perimetro che lo contiene, uno dei quali adibito a foodcourt. Ne risulta una circolazione ad anello da cui partono due gallerie gemelle che conducono alla parte di nuovo ampliamento. La pavimentazione continua ricuce tutto il percorso e garantisce omogeneità, mentre il suo disegno integrato con inserti a granulometria variabile e contrasti cromatici identifica facilmente i flussi e invita a percorrere le vie del centro.


Le gallerie hanno un doppio sistema di fronti vetrina: uno “massivo” a portali rivestiti in ceramica lungo il perimetro dell’edificio e uno “leggero” e vetrato a tutta altezza nei negozi interni. Lungo i loro percorsi si sviluppano i temi decorativi legati all’originario mondo produttivo dello stabilimento.

Una sequenza concettuale che va dalla materia prima ai temi della lavorazione, degustazione, produzione e conservazione della birra.

Tali incursioni decorative sono soprattutto a livello dei soffitti, scanditi da lucernari per l’ingresso della luce solare, e delle loro “escrescenze”, grandi oggetti che rimandano figurativamente a silos ramati e svasati, a botti e a bicchieri nelle velette circolari e nelle lampade sospese.

Sfoglia tutta la gallery del progetto.

Photo Credit: Dario Tettamanzi



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May 3, 2019
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