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Foresight 2019

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Design Week Party
2/4/2019
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Come ogni anno, in occasione della Milano Design Week inauguriamo il concept tematico che scandirà la nuova stagione culturale: FORESIGHT 2019, un format innovativo che esplora le idee più rigogliose della contemporaneità, per portare nuova linfa al mondo del Real Estate. La serata sarà un’occasione per condividere spunti, opinioni, brindisi e pensieri in un’atmosfera suggestiva.

Perché dove il terreno è fertile e il clima favorevole, le idee si diffondono e crescono spontanee.

Come tradizione consolidata, anche quest'anno abbiamo scelto una selezione di opere per valorizzare i nostri spazi, creare contaminazione e ispirare chi li vive ogni giorno, o anche chi è soltanto di passaggio.

Chiharu Shiota, Joana Vasconcelos, Maddalena Ambrosio e Marisa Albanese. Delle artiste internazionali che con la loro arte sono capaci di riflettere la nostra visione e arricchire il nostro habitat, rappresentando simbolicamente l’approccio sperimentale e creativo che contraddistingue la community. Un progetto artistico che nasce grazie alla collaborazione tra Lombardini22 e le Gallerie milanesi Spazioborgogno e  Mimmo Scognamiglio.

A seguire una breve rassegna delle opere che saranno visibili e aperte al pubblico nei nostri spazi a partire dall'11 aprile.

Chiharu Shiota

L'artista giapponese nasce ad Osaka, in Giappone (1972) ma vive e lavora a Berlino. Tendendo fili attraverso lo spazio, utilizzando oggetti comuni ormai in disuso, come vestiti e letti, scarpe e valigie, intrisi di memorie della vicenda umana dei loro proprietari, l’artista realizza installazioni di grandi dimensioni che indagano sul senso della vita. Un'esplorazione a più livelli e dimensioni che si esprime anche attraverso disegni, sculture, documentazione fotografica e video.

Nel 2007 riceve l'Art Encouragement Prize dal Ministero giapponese dell'Istruzione e della Cultura. Le sue mostre personali in tutto il mondo includono l'Art Gallery of South Australia (2018); Yorkshire Sculpture Park, UK (2018); Power Station of Art, Shanghai (2017); K21 Kunstsammlung Nordrhein-Westfalen, Düsseldorf (2015); Smithsonian Institution Arthur M.Sackler Gallery, Washington DC (2014); the Museum of Art, Kochi (2013); e il National Museum of Art, Osaka (2008).
Ha anche partecipato in numerose mostre internazionali come Oku-Noto International Art Festival (2017), Sydney Biennale (2016), Echigo-Tsumari Art Triennale (2009) and Yokohama Triennale (2001). Nel 2015 Shiota è stata scelta per rappresentare il Giappone alla 56° Biennale di Venezia.

The Key in the Hand (2015) di Chiharu Shiota

Fotografia a colori, cm. 195 x 295

State of Being (2018) di Chiharu Shiota

Struttura in metallo, filo, fotografie, cm. 60 x 30 x 30

Joana Vasconcelos

Joana Vasconcelos nasce nel 1971, vive e lavora a Lisbona ed espone regolarmente la propria arte a partire da metà anni '90. Il suo lavoro diventa noto a livello internazionale dopo la partecipazione alla 51° Biennale di Venezia. È stata la prima donna e la più giovane artista ad esporre al Palazzo di Versailles nel 2012.

La natura del suo processo creativo si basa sulla appropriazione, decontesualizzazione e sovversione di oggetti preesistenti e di realtà quotidiane. Sculture e installazioni, che rivelano un acuto senso delle proporzioni e del controllo, insieme alle sue performance e documentazioni video-fotografiche rivelano la materializzazione di concetti che sfidano le routine prestabilita e rassicurante del quotidiano. A partire da ingegnose operazioni di dislocazione l'artista ci offre una visione complice, ma allo stesso tempo critica della società contemporanea e delle diverse caratteristiche che servono l'identità collettiva, specialmente quelle che riguardo lo status della donna, il ceto sociale o l'identità nazionale. Da questo processo deriva un discorso che è attento alle idiosincrasie contemporanee, dove la dicotomia tra artigianale/industriale, privato/pubblico, tradizione/modernità, e cultura popolare/cultura erudita è permeata da affinità atte a rinnovare gli abituali flussi di significato caratteristici della contemporaneità.

Benigni (2017) di Joana Vasconcelos

Porcellana Rafael Bordalo Pinheiro con pittura acrilica, pizzo a cinque punte, merletto, cm. 82 x 31 x 60

Maddalena Ambrosio

Nata a Napoli nel 1970, vive e lavora a Milano. Tra le sue mostre personali ricordiamo Paradossi (2016), Maddalena Ambrosio (2012), Transmigranti (2010), Attention Please! (2009), Maddalena Ambrosio (2004). Il suo lavoro è parte di collezioni pubbliche in Olanda (Museum Beelden aan Zee), Svizzera (Roger Dubois Foundation, Geneve) e Lussemburgo (European Investment Bank Foundation). Nel 2007 ha collaborato con il curatore James Putnam su "The Myth of Reality", a Londra. Nella sua arte potenti ossimori trovano spazio in una delicata ambientazione, oggetti quotidiani sono elevati a opere d’arte e dialogano tra di loro, celebrando l'essenza di quell'aspetto primordiale e naturale, manifestando l’eco di un mondo in dormiveglia intriso di poesia.

Self Portrait (2009) di Maddalena Ambrosio

Tassidermia e bronzo, cm. 163 x 110 x 94

Untitled (2006) di Maddalena Ambrosio

Kodak Endura, ed. 3, cm. 180 x 264

Marisa Albanese

Vive e lavora fra Napoli e Milano. Scultura e video sono i linguaggi che utilizza per le sue installazioni. Lo sguardo dell’artista è rivolto a temi sociopolitici e usa a volte la ripetizione ciclica, la serialità, utilizzando anche il calco come metafora del doppio, dove il doppio subisce però una modificazione, acquista una sua identità nomade. Ha esposto in numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero e ha realizzato sculture per commissioni pubbliche. Nel 2011 la sua opera, V.104, è stata acquisita dalla collezione permanente di arte contemporanea del Museo Nazionale di Capodimonte di Napoli; nello stesso anno la scultura Fragilitas è entrata nella collezione del Pio Monte della Misericordia e dal 2014 il video Via Settembrini fa parte della collezione del Museo Madre di Napoli. Per la Metropolitana di Napoli ha realizzato l’installazione Combattenti.

Combattente (2013) di Marisa Albanese

Fusione in alluminio e pigmento, cm. 120 x 54 x 62

Paesaggio (2015) di Marisa Albanese

Bronzo bianco


FORESIGHT 2019

Design Week Party Lombardini22

 

PROGETTO ARTISTICO

In collaborazione con le Gallerie milanesi Spazioborgogno e Mimmo Scognamiglio.

 

Installazioni visibili:

Lun – ven, 10.00 – 18.00

Dall'11 aprile al 10 maggio - le opere di Chiharu Shiota, Joana Vasconcelos, Maddalena Ambrosio
Dall'11 aprile al 10 settembre - le opere di Marisa Albanese

Sei interessato all'evento o desideri maggiori informazioni? Scrivici a eventi@lombardini22.com

DI OGNUNO

Dal progetto DI OGNUNO (scopri di più sulla Reception di Ognuno), nato da un’iniziativa di HospitalityRiva in collaborazione con Lombardini22 con Village for all - V4A® Ospitalità Accessibile, nasce un documento digitale che accompagna in un viaggio nel mondo dell’ospitalità accessibile e della progettazione universale nel settore dell’accoglienza, alla ricerca di risposte e soluzioni per la creazione di spazi e servizi che rispondano alle esigenze DI OGNUNO.

Scopri l'Universal Design nell'ospitalità

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April 2, 2019
Attualità
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April 2, 2019

Foresight 2019

Come ogni anno, in occasione della Milano Design Week inauguriamo il concept tematico che scandirà la nuova stagione culturale: FORESIGHT 2019, un format innovativo che esplora le idee più rigogliose della contemporaneità, per portare nuova linfa al mondo del Real Estate. La serata sarà un’occasione per condividere spunti, opinioni, brindisi e pensieri in un’atmosfera suggestiva.

Perché dove il terreno è fertile e il clima favorevole, le idee si diffondono e crescono spontanee.

Come tradizione consolidata, anche quest'anno abbiamo scelto una selezione di opere per valorizzare i nostri spazi, creare contaminazione e ispirare chi li vive ogni giorno, o anche chi è soltanto di passaggio.

Chiharu Shiota, Joana Vasconcelos, Maddalena Ambrosio e Marisa Albanese. Delle artiste internazionali che con la loro arte sono capaci di riflettere la nostra visione e arricchire il nostro habitat, rappresentando simbolicamente l’approccio sperimentale e creativo che contraddistingue la community. Un progetto artistico che nasce grazie alla collaborazione tra Lombardini22 e le Gallerie milanesi Spazioborgogno e  Mimmo Scognamiglio.

A seguire una breve rassegna delle opere che saranno visibili e aperte al pubblico nei nostri spazi a partire dall'11 aprile.

Chiharu Shiota

L'artista giapponese nasce ad Osaka, in Giappone (1972) ma vive e lavora a Berlino. Tendendo fili attraverso lo spazio, utilizzando oggetti comuni ormai in disuso, come vestiti e letti, scarpe e valigie, intrisi di memorie della vicenda umana dei loro proprietari, l’artista realizza installazioni di grandi dimensioni che indagano sul senso della vita. Un'esplorazione a più livelli e dimensioni che si esprime anche attraverso disegni, sculture, documentazione fotografica e video.

Nel 2007 riceve l'Art Encouragement Prize dal Ministero giapponese dell'Istruzione e della Cultura. Le sue mostre personali in tutto il mondo includono l'Art Gallery of South Australia (2018); Yorkshire Sculpture Park, UK (2018); Power Station of Art, Shanghai (2017); K21 Kunstsammlung Nordrhein-Westfalen, Düsseldorf (2015); Smithsonian Institution Arthur M.Sackler Gallery, Washington DC (2014); the Museum of Art, Kochi (2013); e il National Museum of Art, Osaka (2008).
Ha anche partecipato in numerose mostre internazionali come Oku-Noto International Art Festival (2017), Sydney Biennale (2016), Echigo-Tsumari Art Triennale (2009) and Yokohama Triennale (2001). Nel 2015 Shiota è stata scelta per rappresentare il Giappone alla 56° Biennale di Venezia.

The Key in the Hand (2015) di Chiharu Shiota

Fotografia a colori, cm. 195 x 295

State of Being (2018) di Chiharu Shiota

Struttura in metallo, filo, fotografie, cm. 60 x 30 x 30

Joana Vasconcelos

Joana Vasconcelos nasce nel 1971, vive e lavora a Lisbona ed espone regolarmente la propria arte a partire da metà anni '90. Il suo lavoro diventa noto a livello internazionale dopo la partecipazione alla 51° Biennale di Venezia. È stata la prima donna e la più giovane artista ad esporre al Palazzo di Versailles nel 2012.

La natura del suo processo creativo si basa sulla appropriazione, decontesualizzazione e sovversione di oggetti preesistenti e di realtà quotidiane. Sculture e installazioni, che rivelano un acuto senso delle proporzioni e del controllo, insieme alle sue performance e documentazioni video-fotografiche rivelano la materializzazione di concetti che sfidano le routine prestabilita e rassicurante del quotidiano. A partire da ingegnose operazioni di dislocazione l'artista ci offre una visione complice, ma allo stesso tempo critica della società contemporanea e delle diverse caratteristiche che servono l'identità collettiva, specialmente quelle che riguardo lo status della donna, il ceto sociale o l'identità nazionale. Da questo processo deriva un discorso che è attento alle idiosincrasie contemporanee, dove la dicotomia tra artigianale/industriale, privato/pubblico, tradizione/modernità, e cultura popolare/cultura erudita è permeata da affinità atte a rinnovare gli abituali flussi di significato caratteristici della contemporaneità.

Benigni (2017) di Joana Vasconcelos

Porcellana Rafael Bordalo Pinheiro con pittura acrilica, pizzo a cinque punte, merletto, cm. 82 x 31 x 60

Maddalena Ambrosio

Nata a Napoli nel 1970, vive e lavora a Milano. Tra le sue mostre personali ricordiamo Paradossi (2016), Maddalena Ambrosio (2012), Transmigranti (2010), Attention Please! (2009), Maddalena Ambrosio (2004). Il suo lavoro è parte di collezioni pubbliche in Olanda (Museum Beelden aan Zee), Svizzera (Roger Dubois Foundation, Geneve) e Lussemburgo (European Investment Bank Foundation). Nel 2007 ha collaborato con il curatore James Putnam su "The Myth of Reality", a Londra. Nella sua arte potenti ossimori trovano spazio in una delicata ambientazione, oggetti quotidiani sono elevati a opere d’arte e dialogano tra di loro, celebrando l'essenza di quell'aspetto primordiale e naturale, manifestando l’eco di un mondo in dormiveglia intriso di poesia.

Self Portrait (2009) di Maddalena Ambrosio

Tassidermia e bronzo, cm. 163 x 110 x 94

Untitled (2006) di Maddalena Ambrosio

Kodak Endura, ed. 3, cm. 180 x 264

Marisa Albanese

Vive e lavora fra Napoli e Milano. Scultura e video sono i linguaggi che utilizza per le sue installazioni. Lo sguardo dell’artista è rivolto a temi sociopolitici e usa a volte la ripetizione ciclica, la serialità, utilizzando anche il calco come metafora del doppio, dove il doppio subisce però una modificazione, acquista una sua identità nomade. Ha esposto in numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero e ha realizzato sculture per commissioni pubbliche. Nel 2011 la sua opera, V.104, è stata acquisita dalla collezione permanente di arte contemporanea del Museo Nazionale di Capodimonte di Napoli; nello stesso anno la scultura Fragilitas è entrata nella collezione del Pio Monte della Misericordia e dal 2014 il video Via Settembrini fa parte della collezione del Museo Madre di Napoli. Per la Metropolitana di Napoli ha realizzato l’installazione Combattenti.

Combattente (2013) di Marisa Albanese

Fusione in alluminio e pigmento, cm. 120 x 54 x 62

Paesaggio (2015) di Marisa Albanese

Bronzo bianco


FORESIGHT 2019

Design Week Party Lombardini22

 

PROGETTO ARTISTICO

In collaborazione con le Gallerie milanesi Spazioborgogno e Mimmo Scognamiglio.

 

Installazioni visibili:

Lun – ven, 10.00 – 18.00

Dall'11 aprile al 10 maggio - le opere di Chiharu Shiota, Joana Vasconcelos, Maddalena Ambrosio
Dall'11 aprile al 10 settembre - le opere di Marisa Albanese

Sei interessato all'evento o desideri maggiori informazioni? Scrivici a eventi@lombardini22.com

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April 2, 2019
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