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Il nostro 2020 in 10 parole

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17/12/2020
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Certo, il 2020 non poteva concludersi regalandoci un periodo di tranquilli festeggiamenti in famiglia. Ma finisce così un anno che rimarrà ben presente nella nostra memoria.

Cosa dire alla fine di questo anno che non sia già stato detto, che non suoni ripetitivo e retorico?

Cosa abbiamo imparato noi di Lombardini22 in questi dodici mesi?

Provo a fare un elenco, con 10 parole chiave, delle cose più significative dell’anno e come dice Cattelan “non è una classifica”.

1. Contaminazione

Negli anni scorsi abbiamo teorizzato l’importanza della contaminazione, la capacità di ibridarsi per diventare più forti. Abbiamo imparato a distinguere la contaminazione che fa crescere da quella che ci fa ammalare. In questi mesi ci siamo resi conto dell’importanza della nostra struttura immunitaria e di come il nostro corpo combatte il virus. È una metafora potente che vale anche per Lombardini22: rimanere aperti e rinforzare i nostri valori, la nostra identità, il bello della nostra cultura.

2. Corrispondenza

Sapete quante e-mail vi ho scritto la domenica sera, ma non sapete quante risposte ho ricevuto. Non tantissime, ma tutte molto preziose per me. Non tutte scritte, ma comunque fonte di riflessioni e approfondimenti. In questi mesi ho pensato spesso a come si scrivevano i miei genitori, i vostri nonni. All’importanza della corrispondenza e alla bellezza di questo termine, al rispetto fra le persone che la rende possibile. Ai tempi lunghi e ai tremori dell’attesa.

3. Educazione

Stiamo assistendo a un processo di impoverimento culturale, a un percorso inerziale sul sentiero del minore sforzo. Noi crediamo nell’approfondimento, nell’insegnamento, nella voglia di imparare e mettersi alla prova. Solo così potremo essere artefici del nostro destino, non farci trascinare dalla corrente, non prendere la palla in testa, ma colpirla di testa, con intenzione.

4. Generatività

Ci sono profonde asimmetrie nel nostro mondo, anche nel nostro mondo professionale. Vogliamo fare il nostro per aiutare le persone a diventare sempre più capaci, sempre più in grado di fare da sole. Come nella leggenda di Re Salomone, noi siamo dalla parte della mamma che preferisce lasciare il bambino all’altra mamma, che vada, che si allontani da lei seppur con dolore. Il nostro destino è di generare, far crescere e lasciar andare, così come hanno fatto altri con noi, prima di noi. Lombardini22 vuole far crescere una comunità di professionisti da far invidia a tutti.

5. Emergenza

In questo anno abbiamo sentito parlare continuamente di emergenza. Una cosa comprensibile all’inizio della pandemia e meno comprensibile man mano che passavano i mesi e soprattutto in questi giorni. Noi cerchiamo di rispondere con la lungimiranza, la capacità di anticipare possibili eventi drammatici e mettere a punto dei piani di risposta. L’emergenza ci obbliga a provvedimenti straordinari gestiti da pochi, mentre la lungimiranza mette in valore l’intelligenza collettiva.

6. Interindipendenza

Abbiamo capito che siamo tutti legati, tutti connessi e il comportamento di ognuno di noi ha un impatto su chi ci è prossimo e anche su chi è lontano. In una democrazia avanzata come la nostra godiamo della libertà di decidere cosa fare, ma ogni nostra azione dovrà tenere conto dell’impatto sul contesto in cui viviamo. Occuparsi degli altri e del bene comune fa migliorare il contesto. Vivere in un contesto positivo è molto meglio, per tutti. Progettare pensando al contesto, architettonico, ambientale, economico e sociale è un dovere.

7. Sperimentazione

Siamo stati tutti partecipi di una straordinaria sperimentazione, per la prima volta in contemporanea a livello planetario. I canti dai balconi italiani hanno commosso i nostri colleghi australiani di Six Ideas. Ci siamo accorti che lavorare in remoto non solo era possibile, ma in qualche caso anche utile e bello. In noi rimarrà la voglia di sperimentare e trovare nuovi modi di fare e cose, nuovi sentieri.

8. Fiducia

Nei momenti di crisi ci si sente deboli e si guarda in su. Nella speranza di trovare una leadership in grado di farsi carico e di tirare le fila, di decidere velocemente per il bene di tutti. Ma è essenziale la fiducia che abbiamo nelle persone che ci guidano: solo se abbiamo fiducia ci comportiamo in modo adeguato. Questo anno ci ha insegnato che è utile essere più partecipi della vita civile e politica, della scelta dei nostri leader. Anche solo per avere fiducia quando devono prendere decisioni che non ci piacciono. Anche nel lavoro cerchiamo di scegliere i nostri capi.

9. Solidarietà

Ci sono stati i murales dedicati agli infermieri e a tutte le persone che non si sono tirate indietro di fronte ai bisogni delle persone più fragili. È stato bello vedere questa dedizione, ma dobbiamo lavorare per far sì che non ce ne sia un bisogno così drammatico. È bello ispirarsi a questo concetto della risposta eccedente, del dare di più di quello che sarebbe dovuto, innescando processi virtuosi. Noi vogliamo testimoniare questa disponibilità a fare un passo in più, a colmare lo spazio, nella logica che qualche anno fa chiamavamo “bridge the gap”.

10. Ricostruzione

Apparentemente non c’è niente di distrutto, ma sappiamo che dobbiamo ricostruire. Le tre crisi mondiali che si sono succedute una dopo l’altra dimostrano i limiti del modello di sviluppo attuale. Abbiamo una grande opportunità di rinnovamento del patrimonio edilizio che ci riguarda da vicino. Continuiamo a investire in conoscenza per essere pronti a fare la nostra parte. Vogliamo essere protagonisti di questa nuova stagione.

Come sento dire è tanta roba. Nella drammaticità di questo 2020 abbiamo avuto l’occasione di guardarci dentro e riflettere tanto su di noi e su quello che vogliamo veramente, per noi e per chi ci sta vicino. Tante decisioni sono state prese, di testa e di pancia. Saranno i prossimi anni a dirci se sono state decisioni giuste. A noi rimane comunque la consapevolezza che sono state decisioni oneste.

Adesso è il momento di dedicarci alle persone a cui vogliamo bene e che ci vogliono bene.

Un abbraccio orgoglioso

DI OGNUNO

Dal progetto DI OGNUNO (scopri di più sulla Reception di Ognuno), nato da un’iniziativa di HospitalityRiva in collaborazione con Lombardini22 con Village for all - V4A® Ospitalità Accessibile, nasce un documento digitale che accompagna in un viaggio nel mondo dell’ospitalità accessibile e della progettazione universale nel settore dell’accoglienza, alla ricerca di risposte e soluzioni per la creazione di spazi e servizi che rispondano alle esigenze DI OGNUNO.

Scopri l'Universal Design nell'ospitalità

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December 17, 2020
Redazionale
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December 17, 2020

Il nostro 2020 in 10 parole

Certo, il 2020 non poteva concludersi regalandoci un periodo di tranquilli festeggiamenti in famiglia. Ma finisce così un anno che rimarrà ben presente nella nostra memoria.

Cosa dire alla fine di questo anno che non sia già stato detto, che non suoni ripetitivo e retorico?

Cosa abbiamo imparato noi di Lombardini22 in questi dodici mesi?

Provo a fare un elenco, con 10 parole chiave, delle cose più significative dell’anno e come dice Cattelan “non è una classifica”.

1. Contaminazione

Negli anni scorsi abbiamo teorizzato l’importanza della contaminazione, la capacità di ibridarsi per diventare più forti. Abbiamo imparato a distinguere la contaminazione che fa crescere da quella che ci fa ammalare. In questi mesi ci siamo resi conto dell’importanza della nostra struttura immunitaria e di come il nostro corpo combatte il virus. È una metafora potente che vale anche per Lombardini22: rimanere aperti e rinforzare i nostri valori, la nostra identità, il bello della nostra cultura.

2. Corrispondenza

Sapete quante e-mail vi ho scritto la domenica sera, ma non sapete quante risposte ho ricevuto. Non tantissime, ma tutte molto preziose per me. Non tutte scritte, ma comunque fonte di riflessioni e approfondimenti. In questi mesi ho pensato spesso a come si scrivevano i miei genitori, i vostri nonni. All’importanza della corrispondenza e alla bellezza di questo termine, al rispetto fra le persone che la rende possibile. Ai tempi lunghi e ai tremori dell’attesa.

3. Educazione

Stiamo assistendo a un processo di impoverimento culturale, a un percorso inerziale sul sentiero del minore sforzo. Noi crediamo nell’approfondimento, nell’insegnamento, nella voglia di imparare e mettersi alla prova. Solo così potremo essere artefici del nostro destino, non farci trascinare dalla corrente, non prendere la palla in testa, ma colpirla di testa, con intenzione.

4. Generatività

Ci sono profonde asimmetrie nel nostro mondo, anche nel nostro mondo professionale. Vogliamo fare il nostro per aiutare le persone a diventare sempre più capaci, sempre più in grado di fare da sole. Come nella leggenda di Re Salomone, noi siamo dalla parte della mamma che preferisce lasciare il bambino all’altra mamma, che vada, che si allontani da lei seppur con dolore. Il nostro destino è di generare, far crescere e lasciar andare, così come hanno fatto altri con noi, prima di noi. Lombardini22 vuole far crescere una comunità di professionisti da far invidia a tutti.

5. Emergenza

In questo anno abbiamo sentito parlare continuamente di emergenza. Una cosa comprensibile all’inizio della pandemia e meno comprensibile man mano che passavano i mesi e soprattutto in questi giorni. Noi cerchiamo di rispondere con la lungimiranza, la capacità di anticipare possibili eventi drammatici e mettere a punto dei piani di risposta. L’emergenza ci obbliga a provvedimenti straordinari gestiti da pochi, mentre la lungimiranza mette in valore l’intelligenza collettiva.

6. Interindipendenza

Abbiamo capito che siamo tutti legati, tutti connessi e il comportamento di ognuno di noi ha un impatto su chi ci è prossimo e anche su chi è lontano. In una democrazia avanzata come la nostra godiamo della libertà di decidere cosa fare, ma ogni nostra azione dovrà tenere conto dell’impatto sul contesto in cui viviamo. Occuparsi degli altri e del bene comune fa migliorare il contesto. Vivere in un contesto positivo è molto meglio, per tutti. Progettare pensando al contesto, architettonico, ambientale, economico e sociale è un dovere.

7. Sperimentazione

Siamo stati tutti partecipi di una straordinaria sperimentazione, per la prima volta in contemporanea a livello planetario. I canti dai balconi italiani hanno commosso i nostri colleghi australiani di Six Ideas. Ci siamo accorti che lavorare in remoto non solo era possibile, ma in qualche caso anche utile e bello. In noi rimarrà la voglia di sperimentare e trovare nuovi modi di fare e cose, nuovi sentieri.

8. Fiducia

Nei momenti di crisi ci si sente deboli e si guarda in su. Nella speranza di trovare una leadership in grado di farsi carico e di tirare le fila, di decidere velocemente per il bene di tutti. Ma è essenziale la fiducia che abbiamo nelle persone che ci guidano: solo se abbiamo fiducia ci comportiamo in modo adeguato. Questo anno ci ha insegnato che è utile essere più partecipi della vita civile e politica, della scelta dei nostri leader. Anche solo per avere fiducia quando devono prendere decisioni che non ci piacciono. Anche nel lavoro cerchiamo di scegliere i nostri capi.

9. Solidarietà

Ci sono stati i murales dedicati agli infermieri e a tutte le persone che non si sono tirate indietro di fronte ai bisogni delle persone più fragili. È stato bello vedere questa dedizione, ma dobbiamo lavorare per far sì che non ce ne sia un bisogno così drammatico. È bello ispirarsi a questo concetto della risposta eccedente, del dare di più di quello che sarebbe dovuto, innescando processi virtuosi. Noi vogliamo testimoniare questa disponibilità a fare un passo in più, a colmare lo spazio, nella logica che qualche anno fa chiamavamo “bridge the gap”.

10. Ricostruzione

Apparentemente non c’è niente di distrutto, ma sappiamo che dobbiamo ricostruire. Le tre crisi mondiali che si sono succedute una dopo l’altra dimostrano i limiti del modello di sviluppo attuale. Abbiamo una grande opportunità di rinnovamento del patrimonio edilizio che ci riguarda da vicino. Continuiamo a investire in conoscenza per essere pronti a fare la nostra parte. Vogliamo essere protagonisti di questa nuova stagione.

Come sento dire è tanta roba. Nella drammaticità di questo 2020 abbiamo avuto l’occasione di guardarci dentro e riflettere tanto su di noi e su quello che vogliamo veramente, per noi e per chi ci sta vicino. Tante decisioni sono state prese, di testa e di pancia. Saranno i prossimi anni a dirci se sono state decisioni giuste. A noi rimane comunque la consapevolezza che sono state decisioni oneste.

Adesso è il momento di dedicarci alle persone a cui vogliamo bene e che ci vogliono bene.

Un abbraccio orgoglioso

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December 17, 2020
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